Rain

Beatles cover by The Ladders

Pubblicato l'11 aprile 2018 su Youtube, Facebook e Vimeo
Con i nastri al contrario di Rain, i Beatles creano qualcosa di mai sentito prima. Includendola come B-side insieme alla più rassicurante Paperback Writer, danno al mondo un assaggio di quello che sta per arrivare con i rivoluzionari album psichedelici…

Pubblicato nel 1966 come singolo insieme a Paperback Writer, Rain è uno dei più notevoli B-side di tutti i tempi. La canzone, nata nei primi anni del rock psichedelico, è famosa anche per i molti artifici che i Beatles si sono divertiti ad inventare in studio per ricreare quella sensazione estraniante che può essere indotta dall'acido.

Oltre alla memorabile batteria di un Ringo Starr “posseduto” (come lui si racconta) incisa a velocità più sostenuta, per poi suonare rallentata e grossa all'ascolto, in Rain c'è il basso “solista” di McCartney, quasi più in evidenza delle ipnotiche parti vocali. Ma ancor più importante, troviamo una delle prime apparizioni su disco di nastri a rovescio (se non la prima in assoluto).

I Beatles girano il video promozionale di Rain insieme a quello di Paperback Writer alla Chiswick House di Londra. Noi, per ricreare l'atmosfera, siamo stati presso l'Orto Botanico “Carmela Cortini” dell'Università di Camerino, che ci ha offerto una meravigliosa location immersa nel verde.

  • Massimo Gerini: voce, chitarra ritmica (Gretsch 6120 Chet Atkins).
  • Brizio Romagnoli: cori, basso (Rickenbacker 4001).
  • Riccardo Scarponi: cori, chitarra solista (Gibson SG Roxy with Maestro Vibrola).
  • Mauro Cimarra: batteria (Ludwig Club Date).
  • Gabriele Chiappa: cori, tamburello.

Registrato e mixato da Massimo Gerini.
Video di Brizio Romagnoli.

Un particolare ringraziamento va anche al nostro amico Ennio Mircoli, alle sue chitarre e a Roberta per le sue solite riprese eseguite "sotto minaccia" :)


TESTO:

If the rain comes, they run and hide their heads
They might as well be dead
If the rain comes, if the rain comes

When the sun shines, they slip into the shade
(When the sun shines down)
And sip their lemonade
(When the sun shines down)
When the sun shines, when the sun shines

Rain, I don't mind
Shine, the weather's fine

I can show you, that when it starts to rain
(When the rain comes down)
Everything's the same
(When the rain comes down)
I can show you, I can show you

Rain, I don't mind
Shine, the weather's fine

Can you hear me, that when it rains and shines
(When it rains and shines)
It's just a state of mind
(When it rains and shines)
Can you hear me, can you hear me



Rain "isolated drums"Rain isolated drums normal and original speed

normal and original speed

Pubblicato il 28 novembre 2019 su Youtube

Non c'è dubbio: per Ringo Starr Rain è la più bella canzone di tutti i tempi e, naturalmente, la migliore mai realizzata dai Beatles. Questo sopratutto grazie alla sua prestazione alla batteria che l'ha sempre impressionato positivamente: «Sembra quasi che sia stato qualcun altro a suonare. Ero posseduto! Ero nel rullante e nel charleston. Penso che sia stata la prima volta che ho usato questo metodo per iniziare una battuta, colpendo prima il charleston, invece che direttamente il rullante. Penso che sia il migliore tra tutti i brani che abbia mai registrato»

Inoltre, poiché l'idea e la registrazione di Rain è nata nel periodo in cui i Beatles cominciavano ad essere curiosi nell'uso degli effetti sonori riproducibili nelle incisioni in studio e ad acquisirne una certa familiarità, furono i primi ad impiegare alcuni accorgimenti tecnici durante le registrazioni. Tra di questi c'è la base ritmica di Rain, registrata a velocità accelerata e poi, in sede di riproduzione, fu rallentata. Così da fare assumere al brano “un'atmosfera sospesa, stordita”.

«La batteria è diventata una batteria gigante… Abbiamo ottenuto un accompagnamento massiccio, pesante e tuonante, e poi ci abbiamo lavorato sopra come al solito, in modo che non sembrasse rallentato, aveva semplicemente un rumore minaccioso e imponente. È stato bello, l'ho davvero apprezzato.»

Per la nostra cover abbiamo anche noi provato ad utilizzare questo ed altri accorgimenti. In questo video potete vedere la traccia di batteria prima nella velocità normale e poi nella velocità originale in cui è stata registrata.



Rain "isolated bass"Rain isolated guitar 1: Gretsch 6120 'Chet Atkins' Hollowbody

Rickenbacker 4001 C64 Fireglo

Pubblicato il 5 dicembre 2019 su Youtube

[...] Paul McCartney sovraincise il basso alla traccia ritmica alla velocità normale usando il suo nuovo basso Rickenbacker 4001 Fireglo, come quello che vedete nel video, e sperimentando una nuova tecnica di registrazione basata sull'uso di un altoparlante in funzione di microfono.

Rain è una delle prime canzoni in cui Paul suona il suo nuovo Rickenbacker. Con il passaggio dall’Hofner al Rick, cambia anche lo stile di Paul come bassista, diventando più melodico e sperimentale e Rain è un magnifico esempio del genio innovativo di Paul McCartney anche con questo strumento.

  • Basso: Rickenbacker 4001 C64 Fireglo del 2010. Molto simile a quello suonato da Paul McCartney in questa canzone.
  • Ampli: Vox T60 del 1965.
  • Corde: Thomastik JF344 flatwound.
  • Microfono: Beyerdynamic M88TG

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