Il suono caldo e pulsante delle ultime registrazioni dei Beatles. Inconfondibile, grazie al tocco di Billy Preston.
Il Fender Rhodes è molto più di un semplice piano elettrico: è una delle voci chiave delle ultime registrazioni dei Beatles. La sua timbrica dolce ma incisiva, dal suono quasi campanellante, diventa un tratto distintivo di brani come Get Back, Don’t Let Me Down, I’ve Got a Feeling e molti altri, compresi quelli suonati durante lo storico Rooftop Concert del 30 gennaio 1969. A impugnarlo, con la sua naturale energia gospel, è Billy Preston, l’unico musicista esterno ad essere mai stato accreditato su un disco dei Beatles.
Inventato da Harold Rhodes negli anni ’40 e successivamente acquistato dalla Fender nei primi anni ’60, il Rhodes funziona secondo un principio del tutto originale: al posto delle corde, i martelletti colpiscono delle tines (lamelle metalliche a forma di diapason), che vibrano davanti a dei pickup elettromagnetici. Il risultato è un suono caldo, vellutato e percussivo, che si distingue nettamente sia dal piano acustico che da altri strumenti elettrici.
La versione usata da Billy Preston in studio e sul tetto della Apple è un Fender Rhodes Suitcase Piano 73 Mark I Sparkle Top del 1968, dotato di amplificatore integrato da 50 watt e base con altoparlanti. Fu Mal Evans, su richiesta urgente della band, a farne arrivare ben due esemplari da Fender USA tramite spedizione aerea. Paul era curioso di provarlo, ma dopo i primi accordi commentò deluso: “No, non è il suono che intendevo” — probabilmente cercava il timbro più ruvido del Wurlitzer. Ma il Rhodes si fece comunque largo tra gli strumenti delle session di Get Back/Let It Be, grazie anche alla sensibilità musicale di Preston, che lo alternava a organi Hammond, Lowrey, pianoforti acustici e un Hohner elettrico, scegliendo di volta in volta lo strumento più adatto.
Non solo aggiunge una nuova dimensione timbrica, ma il Fender Rhodes incarna anche lo spirito più aperto e inclusivo che caratterizza il periodo finale della band, segnato dal ritorno alle jam collettive e dalla presenza di amici di vecchia data come Billy Preston.
Nella foto: un Fender Rhodes Seventy Three Mark II Vintage. Eccolo, insieme ad un altro esemplare, nel nostro video di Get Back.